di Maria Giovanna Bloise

L’assegnazione della Bandiera Blu 2020 ha provocato, anche quest’anno, grande attenzione in tutta Italia. Il programma premia 195 comuni italiani che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, di cui 14 calabresi.

La Bandiera Blu è stata istituita nel 1987 (anno europeo dell’ambiente) ed è assegnata ogni anno in 49 paesi, ora anche extra europei.

Il prestigioso riconoscimento è attribuito annualmente dalla ong internazionale FEE (Foundation for Environmental Education), basandosi su prelievi delle Arpa, alle migliori localitĂ  balneari in Europa, sia di mare sia di lago, premiando la pulizia delle acque, i servizi e la sostenibilitĂ  e la bellezza dei luoghi e del mare. Hanno ottenuto il riconoscimento anche 75 porti turistici. Obiettivo del programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose localitĂ  verso un processo di sostenibilitĂ  ambientale. 

La cerimonia di consegna è avvenuta virtualmente su di un gruppo Facebook dedicato alle amministrazioni comunali, scelta dettata dalle misure anti –covid 2019.

La Calabria, tra le regioni più premiate, porta a casa 14 Bandiere Blu, confermando tutti i riconoscimenti dell’anno precedente più tre nuove new entry: Rocca Imperiale, Siderno e Tropea. I nuovi ingressi vanno ad aggiungersi alle confermate Roccella Jonica, Soverato, Sellia Marina, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Villapiana, Cirò Marina e Melissa. La regione Calabria ha scalato rapidamente la classifica, raggiungendo un meritato quinto posto a pari merito con la Sardegna.

La Calabria, dunque, guadagna ben tre Bandiere Blu. Una è quella che va a Rocca Imperiale, piccolo comune che sorge in provincia di Cosenza, a pochi passi dal confine con la Basilicata. Lungo la Costa dei Gelsomini, in provincia di Reggio Calabria, troviamo la seconda new entry calabrese. Si tratta di Siderno, incantevole spiaggia che ogni anno attrae migliaia di turisti. Tropea ottiene per la prima volta nella sua storia la Bandiera Blu ed è già candidata al riconoscimento di Capitale della Cultura 2021.

Ancora una volta la spiaggia roccellese ha sventolato il “Vessillo blu”. Ma la festa dei 18 anni della Bandiera Blu per Rocella si è arricchita di un’ulteriore soddisfazione: l’assegnazione, per il quarto anno, della Bandiera Blu degli Approdi al Marina Porto delle Grazie. Roccella, ancora una volta, è nel ristretto club di comuni rivieraschi che offrono le acque più belle e pulite e che si distinguono anche per l’impegno in tema di Educazione ambientale ed informazione, gestione ambientale, servizi e sicurezza delle spiagge.

Soverato ha ottenuto la Bandiera Blu per il quarto anno consecutivo, segno che la città è sempre più sostenibile. Dunque, Soverato si conferma, anche quest’anno, meta turistica in grado di offrire spiagge attrezzate e servizi ottimali.

Dal 2018 Sellia Marina è stata insignita del prestigioso riconoscimento di Bandiera Blu. Il riconoscimento internazionale della Fee ha consacrato la spiaggia catanzarese come una delle più belle d’Italia.

Roseto Capo Spulico ha saputo distinguersi adottando importanti politiche di sostenibilità ambientale e di coinvolgimenti di Cittadini residenti e “temporanei” nella salvaguardia dell’ecosistema terrestre e marino.

La cittĂ  di Trebisacce si tinge, per la settima volta consecutiva, di blu e si conferma custode di acque cristalline e fautrice di una politica ambientale attenta ed efficace.

Tortora, Praia a Mare e San Nicola Arcella hanno riconfermato il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu anche per il 2020. Il vessillo sta ad indicare la bellezza delle spiagge premiate e la capacitĂ  di gestione dei rispettivi Comuni in materia di ambiente e sostenibilitĂ  del territorio.

Villapiana è stata confermata Bandiera Blu per il secondo anno consecutivo in quanto ha investito in sostenibilità ambientale attraverso investimenti capaci di elevare sempre più la qualità della vita per i residenti e per i turisti.

Sono state confermate nel crotonese anche Cirò Marina e Melissa. Nonostante le Bandiere Blu, però, il mare poco frequentato resta in alcuni luoghi inquinato. In molti casi i vessilli non sono stati assegnati ai comuni ma a singole spiagge, il tutto alla faccia dei turisti che partono verso quello che credono un mare pulitissimo e poi si trovano davanti a un bel cartello di divieto di balneazione, dovendo spostarsi per prendere il sole su una spiaggia migliore.