di Giancarlo Caruso

La Calabria sportiva può dirsi soddisfatta. La Reggina torna in B, il Crotone riappare nella massima categoria. E un cosentino, Luca Garritano, regala la permanenza nella serie cadetta al Cosenza, realizzando a due minuti dal ’90

il gol della vittoria del Verona al Pescara e che sancisse la matematica salvezza dei rossoblu. Al di là dei risultati, tra l’altro

il Cosenza ha battuto la Juve Stabia 3-1, la storia delle tre compagini calcistiche calabresi dimostra che quando si è in stato di necessità il sud sa come sollevarsi e farsi valere. E’ questione di resilienza, uno status che appartiene al popolo calabrese, capace di farsi prendere per il culo dalle promesse dal capitano del Papete Salvini per poi alzarsi le maniche e incasellare ben due promozioni e una salvezza, quest’ultima davvero miracolosa. Sport e politica in Calabria è un binomio che viaggia su due binari paralleli. Da una parte ci sta la giunta Santelli che non fa altro che scelte sciagurate, Ultima la nomina come commissario della Film Commission di Giovanni Minoli. Ottimo professionista per carità. Ma la Santelli non poteva puntare su un calabrese, uno dei tanti registi o autori che hanno reso celebre questa terra che non è solo ‘ndrangheta e malaffare.  Ma la Santelli vive su un altro pianeta, quello dell’apparenza, quello dove si campa di boutade e non si pensa alla popolazione sempre più nel baratro della disoccupazione e nella disperazione. Ma basta con la polemica: la Calabria si è risollevata grazie allo sport, grazie al calcio ed è un tripudio di gioia per le strade a Cosenza, così come lo è stato a Reggio Calabria e a Crotone.  In questa stagione, più precisamente nell’estate 2020, la Reggina ha ottenuto il salto in Serie B ed il Crotone quello in Serie A e ora la salvezza del Cosenza in serie B. Due squadre calabresi che, nel medesimo anno, raggiungono due importantissime promozioni e una che si tiene stretto il suo posto in cadetteria. Non era mai successo nella storia del calcio, a maggior ragione di quello calabrese. Un traguardo come detto, quindi, storico. Oltre che la stagione del Coronavirus, del lockdown e delle porte chiuse, potremmo definirla come la stagione del “riscatto della Calabria“.