di Sergio Molinari

Qual è il lavoro del grafico web? La prima risposta che sembra più ovvia è “preparare la grafica di un sito web”. Ma il grafico web, o web designer, deve sempre più spesso spingersi molto profondamente verso il versante tecnico della realizzazione di pagine per il web.

Ogni persona che decide di fare questo lavoro, troverà un po’ alla volta il suo punto di equilibrio tra chi crea un disegno e lo consegna su carta e chi restituisce pagine già pronte per il CMS (Content Management System), un sistema di gestione dei contenuti, ovvero un software che permette di creare siti internet, facilmente modificabili dalle persone, anche non esperte di codice e linguaggio web.

I CMS offrono la possibilità di integrare molte opzioni (come form, photo gallery, sistemi di pagamento, aree dowload etc.) in modo semplice ed efficiente, adatto anche a chi non ha competenze di programmazione. È possibile installare dei template grafici e personalizzarli in maniera facile. Ma soprattutto i CMS rendono un sito “responsive”, cioè riadattatile graficamente a tutti i device che lo leggono.

Ecco quindi che un web designer deve conoscere le regole che guidano l’ottimizzazione della grafica per il web e avere una buona conoscenza delle regole della usability, cioè rendere più facile e accattivante possibile la navigazione di un sito. I più popolari CMS sono WordPress, Joomla, Drupal, TYP03, eZ Platform.

Ma sempre più spesso il web designer deve anche saper scrivere testi efficaci per il web e Facebook.

Raramente gli utenti di un sito, un blog o una pagina Facebook leggono il contenuto dall’inizio alla fine. Forse perché siamo abituati alla “gratificazione immediata”, o forse perché esistono milioni di altri articoli in competizione con i nostri.

Se volete esser trovati su Google, allora dovete imparare le basi della SEO (Search Engine Optimization, ottimizzazione nel motore di ricerca) e impaginare a scrivere testi comprensibili anche ai motori di ricerca.

Ottimizzare una pagina significa semplicemente renderla più chiara per Google, significa far capire di cosa parla quella pagina, in modo che Mr. G possa darle un valore e assegnarle un posto fra le migliaia di risultati.

Esistono perciò delle piccole regole da tenere in considerazione.

1. Alta densità di parole chiave

Chi usa WordPress può usare il plugin SEO Yoast, chi non lo usa può cercare col suo programma di scrittura la parola chiave principale e controllare quante volta compaia. Un rapido sguardo fa capire se abbiamo esagerato o meno.

2. Titoli sbagliati

Il titolo di un post o di una pagina web è una promessa: la promessa che direte al lettore ciò che avete annunciato nel titolo. Quel titolo compare anche sui risultati delle ricerche su Google.

3. Sottotitoli non descrittivi

Come il titolo deve comunicare l’argomento dell’articolo o della pagina web, così il sottotitolo deve comunicare al lettore il “sottoargomento”. Inutile scrivere sottotitoli che non forniscano alcuna indicazione ai lettori su cosa leggeranno.

4. Testi troppo lunghi o troppo corti

Chi usa il plugin SEO Yoast sa che sotto le 300 parole ottiene il “semaforo rosso”: il testo è troppo breve, bisogna aggiungere contenuti.

E infatti i suoi post cge superano le 2000 parole si posizionano meglio di altri.

Ecco quindi che disegnare e scrivere per il web è diventato un nuovo modo di comunicare da studiare e sperimentare. Non bastano più i vecchi canoni del grafico o del giornalista su carta. Ma resta sempre il più bel lavoro del mondo.