Di notte sono nate opere di una particolare bellezza: sensi acuiti si percepiscono, si intuiscono geniali concetti che vanno oltre.

Per andare nel buio e accendere una luce nell’etere serve scioltezza, ironia, empatia, intelligenza. Nel mondo della notte, grande fonte d’ispirazione, non si è mai soli a dire cose che di giorno non diremmo mai.
Quasi una catarsi.
Nascono così sei ore di diretta, dalla mezzanotte alle sei, fra la buonanotte e il buongiorno: parola d’ordine leggerezza! Dal lunedì al venerdì, illuminano la notte di Rai Radio2.
Parliamo della trasmissione “I Lunatici”. In onda per un paio d’ore sul secondo canale tv di mamma Rai, per poi trasferirsi nell’etere fino all’alba.
Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio i padroni di casa. Quando scende la notte, quello che, gli esperti della realtà radiofonica americana chiamano “The black curtain”, il sipario nero, quando chi ti ascolta è spesso solo o la sua vita è nell’oscurità, oppure studia o lavora, devi essere empatico, intuire il filo del discorso e riavvolgere il gomitolo di una vita che non conosci. Mai invadente o fuori contesto.
I due conduttori lo sanno bene, ogni ospite, che telefona o scrive e manda messaggi vocali praticamente su tutti i social, si sente protagonista, massima attenzione dedicata, esiste l’effetto sorpresa che regala adrenalina da entrambe le parti. Ridono con lui ma mai di lui.
Perché è vero che si sorride e anche molto, tanto che ormai sono in parecchi a non dormire la notte, il popolo dei sonnambuli ha trovato casa nella radio. Qualcuno, dopo tanti anni ha avuto intuito, ha ritrovato il coraggio di riempire lo spazio notturno, protagonisti i radioascoltatori.
La voce de I Lunatici racconta mondi, spazia fra argomenti seri fino a quelli più leggeri, sempre ascoltando, divertendosi per primi. Quelle voci che altrimenti non avrebbero avuto attenzione in qualche altra ora della giornata nel “morning show” radiofonico e televisivo.
Che grande valore creano Arduini e Di Ciancio.
Hanno trasformato la notte in un incontro tra amici, due persone accoglienti, empatiche e simpatiche, competenti, con cui poter dialogare senza censura.
La luna ogni notte concede o nasconde una parte di sé, un velo d’ombra o a pieno tondo: immagini del cambiamento, dell’incoerenza tipica del lunatico.

Così è il popolo della notte che segue questa trasmissione.
Fra i tanti che compongono lo 06 3131 sono usciti dei personaggi ormai familiari. Fra tutti il bambino Andreone, non si sa quanti anni abbia e risponde alle domande in modo sempre più surreale. Eria, la signora degli uccelli, che gioca sul doppio senso o nonno Giannino che pensa di sapere e conoscere tutto.  Umberto il playboy di Pescara che conquista un po’ ovunque: dal supermercato al barbiere, dal negozio di utensili al cinema.
Il popolo della notte ha trovato la sua casa in quello che è un luogo dove potersi raccontare e ascoltare tante storie, tante storie comuni e non. E sono stati diversi gli scoop partoriti durante la maratona radiofonica… Uno per tutti: la presunta notte di passione tra Lory Del Santo e il ct dell’Italia, Roberto Mancini.
Insomma, ritorna alla mente il film cult fine anni ‘80, “Talk Radio”, nato nell’epoca delle radio libere, pellicola sulla storia del cinema impegnato a raccontare storie della notte.
La differenza è fra le pieghe della varietà dei fattori umani che ci rendono unici e irripetibili.
Importanti i riconoscimenti vinti dalla coppia Arduini- Di Ciancio: il Premio Biagio Agnes e il Microfono d’oro.
I due conduttori sono realmente calati nella dimensione di quell’ ascolto che raramente si trova di giorno nei ritmi frenetici che la vita ci impone.
Hanno creato una comunità,  una frequenza nuova su cui sintonizzarsi, dove ritrovarsi, essere ascoltati così tanto da ritrovarsi come in una grande famiglia allargata.
In molti del pubblico della notte affermano che chi va a  dormire presto si perde qualcosa.
Probabilmente è una grande verità da scoprire.
Lunga vita a I Lunatici: una realtà fatta con rispetto per il pubblico e tanta passione.
Nicoletta Toselli